L'apparenza in Ghana

Blog indipendente di lamentele e aperitivi a basso costo

Il sogno di ogni segaiolo: ecco la macchina spara pompini.

“E qui si mette il pistolino”

Da sempre la Cina è stato sinonimo di ottimi prodotti per la riproduzione. Erbe stimolanti, pillole arrapanti, creme attizzanti eccetera eccetera. Anzi, probabilmente, prima degli episodi di piazza Tienanmen e della relativa crescita economica che ne ha avuto seguito, insieme al riso era una delle poche cose buone che la Repubblica Popolare Cinese produceva, con buona pace di tutti i sessassontini maoisti. E’ quindi facile immaginare tutti i perversi macchinari che sono stati partoriti nella terra del Sol Levante da qualche anno a questa parte. La più controversa è sicuramente arrivata qualche settimana fa, e mi ha, sinceramente, lasciato interdetto. Ecco a voi “l’estrattore automatico di sperma“.

Questo curioso gingillo tecnologico ha una funzione abbastanza intuibile. Introdotto nel reparto di urologia del Zhengzhou Central Hospital, il macchinario è stato ideato per dare ai pazienti donatori di sperma “una sensazione molto confortevole”, rispetto a quella che si potrebbe avere nella cruda smanettata, con vista bicchierino di plastica, davanti ad una rivista con la Belen patinata di turno. Che non siamo mica all’età della pietra, eh. Comunque, tornando a noi, l’aggeggio comprende uno schermo posto in alto, dal quale si possono visionare pornazzi allo scopo di una maggiore immedesimazione, e un foro-infila-salsicciotto, regolabile in altezza, intensità e temperatura. Una volta chiavato l’orifizio artificiale, il proseguimento è abbastanza scontato: il macchinario continuerà a muoversi avanti e indietro fino a quando il pene non uscirà bagnato come il marsupio di un canguro. Insomma, farsi le pippe non è mai stato così comodo, o per meglio dire, inquietante.

Natale Ciappina

Navigazione ad articolo singolo

Lascia un commento